ASSEGNATI I XIII BLUES & WINE AWARDS PER IL 2019

06 Gennaio 2020

Si è da poco conclusa la diciassettesima edizione del Blues & Wine Soul Festival, il più grande evento Wine Music Festival del Mondo, in programma in Sicilia già dal 2003, che coniuga la migliore musica Blues, Soul e Gospel alla scoperta dei migliori vini siciliani e non solo: un circuito a tappe che ha lo scopo di far conoscere attraverso la musica ed il vino i migliori prodotti della Sicilia e dell’Italia tutta.

Grandi concerti durante i quali le più rinomate cantine italiane e le migliori Aziende del Food presentano i propri prodotti. Lo scopo? Dare spazio alle eccellenze sia nel campo della musica che dell’Agricoltura, una grande occasione per conoscere il Territorio attraverso il Vino, la Musica e i Prodotti tipici.

Anche quest’anno, durante l’annuale cena finale sono state premiate le migliori etichette che l’estate scorsa hanno animato le serate dei Gran Galà proposti dalla manifestazione in alcune delle più suggestive locations italiane.

Un riconoscimento nato nel 2007 dall’idea del suo creatore oltre che Patron del Festival, Joe Castellano, che insieme alla sua Blues & Soul Band rappresenta un’eccellenza di questo genere musicale nel mondo.

L’annuale cena del Festival si è svolta in uno dei “Templi” della ristorazione siciliana, il Ristorante Nangalarruni, nel suggestivo borgo di Castelbuono, perla delle Madonie.

Qui lo Chef Peppe Carollo ha presentato i suoi rinomati piatti a base di funghi delle Madonie, deliziando il palato del Pubblico e dei Giurati; ottimi anche i formaggi quali la Tuma persa e Fior di Garofalo dell’Azienda Passalacqua, e, per finire, un trionfo di cannoli di Piana degli Albanesi della Pasticceria Cuccia.

Durante la serata conclusiva sono stati ringraziati i Giurati ed Amici del Festival: per la Scuola Sommelier di Messina, Claudio Ferrara e Francesca D’Angelo; per l’Associazione Italiana Celiachia (AIC) e la Rivista Web Cookmagazine il Dott. Antonio Aserio; il Presidente della Federazione Siciliana Strade del Vino, Gori Sparacino; lo Chef Peppe Carollo del Nangalarruni e lo Chef Marco Caico della Trattoria Caico di San Leone; il titolare dell’Hotel di lusso Metropole di Taormina, Maurizio Corvaia, e l’artista Mimmo Callari.

Un momento di incontro tra Arte, Cultura, Turismo, Territorio, Vino DOC ed Enogastronomia, che ogni anno appassiona popoli e turisti da tutto il mondo.

Nella selezione di apertura degli Spumanti il primo posto è andato al Metodo Classico Gran Cuvèe 2013 dell’Azienda Arunda Vivaldi di Meltina-Alto Adige; subito dopo si sono posizionati il Saten Franciacorta 2014 Millesimato dell’Azienda Quadra, il Metodo Classico “Sanloè” (da Nerello Mascalese) del “Feudo Principe di Corleone” e i due Brut Metodo Charmat, operati dalla toscana “Castello Banfi” e dalla veneta “Ca’Piadera” del Prosecco DOCG Valdobbiadene.

Questi ultimi tre molto apprezzati anche per l’ottimo rapporto qualità/prezzo.

 

Nella selezione dei Bianchi al primo posto si è posizionato il “Kikè” 2018 delle Cantine Fina (Traminer aromatico/Sauvignon Blanc), che ha avuto un grande successo di pubblico grazie al voto dei 20 commensali della Giuria Popolare; lo distanzia di appena un punto il “Bianco Infinito” di Maeli Wines (Veneto) tratto da Moscato Giallo Secco, mentre al terzo posto si è piazzata invece l’Azienda Planeta con il suo “Terebinto” Grillo 2018.

 

Tra i Rossi è stata battaglia di sapori e profumi tra etichette davvero speciali e prestigiose: ha sbaragliato la concorrenza il Nocera 2017 dell’Azienda Gaglio Vignaioli, di Oliveri (Messina), vino presentato per la prima volta al Vinitaly 2019, e risultato anche lì il Vino Rosso più votato ed apprezzato anche per il suo rapporto qualità/prezzo. A seguire il “Nero di Troia Riserva Ottagono 2014” delle Cantine Torrevento. Al terzo posto in ex aequo lo “Hierà” di Carlo Hauner e il Perricone “Granmassenti” di Feudo Disisa.

 

Per concludere, nella selezione dei Vini da Dessert, lo Spumante da Moscato Giallo Fiori d’Arancio dell’Azienda Veneta Maeli Wines (guidata da Elisa Dilavanzo) ha ottenuto per la prima volta nella storia della kermesse il massimo riconoscimento delle “5BWS”, con ben 198,09/200 punti, entrando così di diritto nella “Hall of Fame” delle Aziende ospitate dal Festival. Al secondo posto la Malvasia Passita di Carlo Hauner che ottiene 4BB, esprime l’unicità di un territorio unico e meraviglioso come l’isola di Salina. A seguire il Moscato di Noto dell’Azienda Planeta che ottiene le 3B.

 

Ma non solo, oltre ad aver premiato le eccellenze nel mondo del vino, il Festival ha consegnato i Blues & Wine Awards come “Personaggio di Vino dell’Anno” (in opere d’arte del Maestro Renzo Meschis) a 3 giovani imprenditrici che si sono distinte per il coraggio e gli ottimi risultati ottenuti negli ultimi 24 mesu in campo enologico: Flora Mondello (Azienda Gaglio Vignaioli), Federica Fina (Cantine Fina) ed Elisa Dilavanzo (Cantine Maeli).

Una speciale Targa “Arte e Marketing” è stata poi consegnata alle Cantine Fina e Gaglio per quanto da queste investito negli eventi culturali.

 

La Targa “La Cultura del Vino…il Vino per la Cultura” dedicata a Luigi Veronelli (amico di Joe Castellano e padre dell’enogastronomia italiana) è stata assegnata ad uno dei grandi personaggi del Prosecco, il veneto Gianluca Bisol, titolare dell’omonima Azienda che oggi fa parte del gruppo Lunelli-Ferrari Spumanti “Per aver elevato la cultura del Vino italiano in tutto il mondo con rara qualità dialettica, contribuendo in maniera importante alla leadership mondiale italiana nel mondo delle bollicine”.