CLUB MASERATISTI SICILIANI… la passione viaggia su 4 ruote

29 Dicembre 2019

Si è tenuto nella splendida città di Palermo, il 28 ottobre, l’ultimo raduno del Club Maseratisti Siciliani, associazione no-profit affiliata al Maserati Club Italia, fondata nel 2003 su iniziativa di 8 amici siciliani appassionati oltre che possessori di Maserati, oggi conta circa 32 iscritti, tutti accomunati da una grande passione per le Maserati e non solo.

Il club si pone come obiettivo quello di promuovere iniziative culturali, turistiche e sportive attraverso l’organizzazione di raduni: sono circa 4-5 l’anno, tutti in Sicilia e uno, solitamente più lungo, in Italia o all’estero.

Non può però mancare un raduno l’anno organizzato per andare in pista: le piste di Pergusa, Racalmuto, Siracusa e Torretta sono ideali per provare l’ebbrezza di correre in pista in totale sicurezza.

Classe, stile, eleganza e incredibili prestazioni: queste le caratteristiche della Maserati, che è stata la prima casa automobilistica ad usare il nome di un vento per i suoi modelli più prestigiosi. Tra le più note la Mistral, la Ghibli, la Bora, la Karif, Levante e la Shamal. Quest’ultima, presentata come da tradizione il 14 dicembre del 1989, è ancora oggi considerata tra le più performanti e riuscite dei modelli, prodotta in serie limitata.

Per questo raduno 10 Maserati di ogni epoca e modello di soci del club, provenienti da tutta la Sicilia e Malta, si sono date appuntamento nel capoluogo siciliano.

L’Avv. Fausto Alberghina, Presidente del Club Maseratisti siciliani da ben 23 anni e palermitano doc, ha organizzato un giro turistico per far conoscere agli altri componenti del club le bellezze della sua terra e della sua città della quale si professa innamorato.

Il Duomo di Monreale, Palazzo dei Normanni, la Cappella Palatina, la Martorana, San Cataldo e la Cattedrale sono solo alcune delle tappe del raduno. Un tour alla scoperta delle bellezze architettoniche e artistiche della città.

Come ci racconta il Presidente “Il nostro obiettivo è di far conoscere la nostra terra perché oggi molti dei nostri ospiti sono maltesi. Alcuni soci del Club di Malta sono iscritti al nostro Club e viceversa. Ricordo ancora di come il presidente del club Malta fu colpito dalla solidarietà del Club Maseratisti Siciliani durante un raduno. Il nostro Club conta anche soci romani, fiorentini, tedeschi e svizzeri che, dopo essere venuti in Sicilia con altri Club, si sono innamorati di questa terra diventando così anche nostri soci. D’altronde l’ospitalità siciliana è unica. Il segreto del nostro club è l’amicizia, siamo prima amici e poi grandi appassionati di Maserati”.

Ma non basta! Eh già perché i raduni hanno anche natura enogastronomica: l’obiettivo è quello di approfondire la conoscenza del territorio e delle sue eccellenze.

Il legame con il cibo non può mancare. Conoscere un territorio significa anche passare per la sua cultura gastronomica. Ecco che come tappa culinaria del tour la scelta è ricaduta su Osteria Ballarò, in pieno centro storico dietro Piazza Borsa: “dopo aver fatto un giro per le tante bellezze artistiche della città questa era una sosta obbligata per far conoscere la vera cucina tipica palermitana. Da tempo non organizzavamo un raduno a Palermo, terra in cui sono nato e che amo profondamente. E poi c’è il legame con il cibo…io e altri membri di Palermo abbiamo scelto l’Osteria Ballarò perché qui la cucina è ottima e i prodotti utilizzati sono tipicamente nostri”.

I maseratisti hanno così potuto assaggiare i veri piatti dello street food palermitano, oltre a prodotti di eccellenza siciliani: panelle, rizzuola, arancine, pane con la milza, caponata di melanzane, tutti prodotti interamente dallo chef Calogero Branca, oltre ad una degustazione di formaggi tipici della zona.

Il tutto in una cornice unica nel suo genere, all’interno delle ex scuderie del Palazzo Cattolica, ricca di storia e fascino.

 

 

Guidando le nostre vetture valorizziamo e divulghiamo il patrimonio storico Maserati e lo stile e la tecnica italiana, tra passato, presente e futuro della casa modenese.

Il legame con il cibo non può mancare, conoscere un territorio significa anche passare per la sua cultura enogastronomica.